2015-2018 © paolo parma6

borgo amor

Ho esplorato Borgo Roma alla ricerca di un genius loci, ma percorrendo i suoi luoghi ricchi di una Storia fattasi quasi invisibile e ora popolati da 25000 storie individuali, percepivo un crescente senso di smarrimento. Non avevo previsto di incontrare la gente, tanto mi sembrava lontana. Procedevo quindi nel mio modo solipsistico, ma poi alcune persone mi hanno avvicinato offrendomi spontaneamente ricordi e stralci della loro vita, e mi è sembrato che il loro fosse un bisogno, quello di testimoniare presenza. Sono rimasto affascinato da quei racconti: ne traspariva tutto il senso del loro vissuto e l’amore che si era necessariamente sedimentato in quei luoghi, ma anche il senso di spaesamento di fronte a un paesaggio dove non riuscivano più a riconoscersi. Così ho pensato ad immagini come finestre, varchi percorribili in due direzioni: verso la memoria e verso un altrove in via di “riqualificazione”